Roma,
12 apr. (Adnkronos Salute) – Obbligo di copertura assicurativa per
responsabilità civile verso terzi per ogni struttura sanitaria; avvio
dell’azione disciplinare verso il chirurgo solo se il fatto è stato
commesso con dolo; istituzione di un fondo di solidarietà per il
risarcimento delle vittime dell’alea terapeutica: sono alcune delle
richieste avanzate dal Collegio italiano dei chirurghi, che sono state
accolte dalle Istituzioni e riportate nel disegno di legge sulla
responsabilità professionale.”L’incremento continuo delle richieste
risarcitorie – sottolinea il Colleggio in una nota – ha provocato una
crescente difficoltà dei singoli chirurghi e anche delle strutture
sanitarie a reperire coperture assicurative adeguate, mentre i dati
emergenti evidenziano una progressiva chiusura del mercato assicurativo
verso il rischio clinico. Infatti, manca un sistema di gestione del
rischio clinico a livello aziendale, regionale e nazionale, e non esiste
un obbligo da parte delle strutture sanitarie di dotarsi di
assicurazioni per eventuali responsabilità legate al difetto di
organizzazione e violazione dell’obbligo di sicurezza nell’erogazione
delle cure; fatto distinto da quello che fonda tutto l’impianto
responsabile sulla negligenza, imprudenza ed imperizia del medico”. Per
il Collegio, infatti, la struttura sanitaria dovrebbe avere l’obbligo di
dotarsi e dotare il chirurgo di un’assicurazione immediatamente
operativa per la copertura di danni derivati dall’attività chirurgica
svolta nella propria struttura. Tra le principali voci di interesse
accolte nello schema della legge, il Colleggio indica “l’istituzione in
ciascuna Regione e Provincia autonoma di un albo dei consulenti tecnici
d’ufficio attraverso la garanzia di un’idonea qualificazione certificata
dalle Società scientifiche e l’individuazione all’interno delle aziende
sanitarie pubbliche o private di una guida di risk management”. Il
presidente e il consiglio direttivo del Collegio si augurano quindi “che
in breve tempo si giunga all’approvazione del provvedimento”.
12 apr. (Adnkronos Salute) – Obbligo di copertura assicurativa per
responsabilità civile verso terzi per ogni struttura sanitaria; avvio
dell’azione disciplinare verso il chirurgo solo se il fatto è stato
commesso con dolo; istituzione di un fondo di solidarietà per il
risarcimento delle vittime dell’alea terapeutica: sono alcune delle
richieste avanzate dal Collegio italiano dei chirurghi, che sono state
accolte dalle Istituzioni e riportate nel disegno di legge sulla
responsabilità professionale.”L’incremento continuo delle richieste
risarcitorie – sottolinea il Colleggio in una nota – ha provocato una
crescente difficoltà dei singoli chirurghi e anche delle strutture
sanitarie a reperire coperture assicurative adeguate, mentre i dati
emergenti evidenziano una progressiva chiusura del mercato assicurativo
verso il rischio clinico. Infatti, manca un sistema di gestione del
rischio clinico a livello aziendale, regionale e nazionale, e non esiste
un obbligo da parte delle strutture sanitarie di dotarsi di
assicurazioni per eventuali responsabilità legate al difetto di
organizzazione e violazione dell’obbligo di sicurezza nell’erogazione
delle cure; fatto distinto da quello che fonda tutto l’impianto
responsabile sulla negligenza, imprudenza ed imperizia del medico”. Per
il Collegio, infatti, la struttura sanitaria dovrebbe avere l’obbligo di
dotarsi e dotare il chirurgo di un’assicurazione immediatamente
operativa per la copertura di danni derivati dall’attività chirurgica
svolta nella propria struttura. Tra le principali voci di interesse
accolte nello schema della legge, il Colleggio indica “l’istituzione in
ciascuna Regione e Provincia autonoma di un albo dei consulenti tecnici
d’ufficio attraverso la garanzia di un’idonea qualificazione certificata
dalle Società scientifiche e l’individuazione all’interno delle aziende
sanitarie pubbliche o private di una guida di risk management”. Il
presidente e il consiglio direttivo del Collegio si augurano quindi “che
in breve tempo si giunga all’approvazione del provvedimento”.