La crisi moltiplica sulle strade il numero di auto e moto senza polizza

Lug 20, 2010

Savona. Non solo balordi o delinquenti abituati a vivere ai margini della legge, magari extracomunitari, albanesi o marocchini.

Ci sono anche i «nuovi poveri», italiani, soprattutto sessantenni, dietro agli automobilisti sorpresi con la polizza assicurativa dell’auto falsa o scaduta. Oppure con il tagliandino fotocopiato con i dati clonati di un assicurato vero. Costretti a non pagarla anche per le ristrettezze economiche scaturite dalla crisi e sperando di farla franca.

È un fenomeno «sociale» quello di chi non adempie agli obblighi di legge girando senza tagliandino, o girando con il rettangolino contraffatto, che è in crescendo secondo i dati forniti dal comando della polizia stradale e della polizia municipale di Savona.

Sono infatti 75 le contravvenzioni effettuate dall’inizio dell’anno da parte della polstrada per guida con assicurazione scaduta o falsa. Poi in base all’articolo 193 del codice della strada c’è anche il sequestro e confisca del veicolo oltre al ritiro della carta di circolazione in attesa della regolarizzazione della situazione. Ovvero l’esibizione agli uffici di una polizza assicurativa valida per almeno 6 mesi. L’anno scorso si era chiuso con 186 casi di multe notificate. La sanzione base è di 779 euro. Se poi ci si riesce a mettere in regola entro i 30 giorni dalla scadenza dell’assicurazione «vera» si paga soltanto 194,75 euro. In base alle proiezioni del comando della polstrada diretto da Gianfranco Crocco, a fine 2010 la quota dell’anno scorso sarà sensibilmente superata. A confermare la portata del fenomeno anche le cifre fornite dal comandante della polizia municipale di Savona Igor Aloi. Sono stati 63 i casi riscontrati di assicurazione «zero» o falsificata, da gennaio al 1 luglio 2010. Invece in tutto il 2009 sono stati 92 i verbali.

«È una piaga sociale. Sono cifre allarmanti se continuiamo di questo passo» spiega Aloi con davanti le statistiche e le relazioni sul tipo di contraffazioni. «Non si contano più i casi di chi con uno scanner modifica grossolanamente il vecchio tagliandino prolungando la scadenza di un anno. Facendo diventare l’andi scadenza da 2010 a 2011». I disagi sono anche per chi incappa in un incidente con un non assicurato.

Infatti se si ha ragione è la propria assicurazione a pagare i danni diretti al proprio assistito, che poi successivamente in base alle nuove normative si rivale su quella del colpevole. Ma se non c’è? Ecco la causa per rivalersi sul patrimonio del non assicurato. Oppure in casi di incidenti gravi con feriti all’indennizzo ci pensa l’apposito fondo nazionale che si occupa di risarcire i protagonisti di incidenti stradali.

«A circolare senza assicurazione o con il tagliandino esposto, ma falso, non sono più i soliti balordi o truffatori- è l’analisi di Crocco- ma soprattutto persone normali, senza alcun precedente penale che davanti agli agenti si giustificano dicendo semplicemente di non avere i soldi per pagare». Premi assicurativi che in media vanno dai 200 ai 600 euro ogni sei mesi e diventati un lusso da tagliare cercando la “furbata” di guidare lo stesso taroccando l’assicurazione con stratagemmi vari.