La nuova normativa sul “made in Italy” punta a valorizzare il lavoro delle aziende che realizzano la loro produzione interamente in Italia e puntano a sottolineare la qualità, lo stile, l’inventiva e l’immagine dei loro prodotti e, in particolare, mira a rafforzare la tutela del consumatore, evitando qualsiasi fraintendimento sull’effettiva origine del prodotto. I settori che potranno avvalersi dell’indicazione dell’origine interamente italiana dei prodotti (ad es., “100% made in Italy”) sono potenzialmente infiniti: dalle calzature agli accessori per la moda, dall’arredamento (mobili, sedie, parquet ecc.), agli alimentari, dall’intimo agli abiti da sposa, dai cosmetici ai giocattoli, dagli arredi alle rubinetterie, dalle ceramiche d’arte ai gioielli e molti altri ancora. “Siamo il secondo Paese industriale manifatturiero d’Europa, ma anche il primo in Europa nella graduatoria dei prodotti Dop e Igp (con 182 prodotti certificati) e il secondo al mondo per numero di brevetti registrati”, ha affermato il ministro delle Politiche europee, Andrea Ronchi intervenendo il 23 novembre 2009 a un convegno sul “made in Italy”.